giovedì 31 luglio 2014

I miei 7 giorni a...Rodi!

E dove potevate trovarmi, se non nella Storia? :D

E CIAOOOOOOOOOOO A TUTTI QUANTI!
No, ancora una volta non sono affatto sparita: ho semplicemente esaurito le scorte finanziarie!
Quindi per un po' sono stata buona qui, nella grigia Milano.
Ho letto/risposto ai vostri commenti e ho notato con piacere il crescere delle visite e dei “plus”, nonostante la mia assenza. Per questo, ancora una volta, vi ringrazio tantissimo.
È un piacere condividere le mie avventure e al tempo stesso aiutarvi a programmare una vacanza il più possibile perfetta! Perché viaggiare, lo dirò sempre, è una cosa meravigliosa!

Ma basta con i complimenti e procediamo con la mia nuova gita fuori porta.
Questa volta vi parlerò di Rodi, un'isola affascinante nella quale sono stata per un'intera settimana.
Non mi allungherò troppo perché le informazioni principali sulla Grecia le ho già esposte sul post relativo a Creta, altra bellissima isola.
Vi basta sapere che Rodi presenta un panorama molto preciso: a nord (zona Rodi – Faliraki) troverete la “movida”, il caos, la modernità e la storia; nella zona sud-ovest, invece, potrete rilassare i nervi e godervi un panorama moolto selvaggio e lontano dalla mano umana (diciamo da Lindos in poi).
A voi la scelta!


Qualche dritta “turistica”


La cosa migliore per girare l'intera isola di Rodi è senza dubbio l'automobile.
Potete anche noleggiare scooter e quad, ma che io sappia alcuni viaggiatori si sono lamentati per il forte vento sulla strada (il noto Meltemi, molto simile al nostro Maestrale).
Il noleggio non è carissimo ma è consigliabile farlo direttamente sull'isola e non da casa o appena arrivati in aeroporto. Cercate sempre di trattare il prezzo e ricordate, l'automobile la cedono solamente dai 23 anni compiuti in su!
Per chi, invece, preferisce il viaggio low-cost “alla G” allora consiglio fortemente l'utilizzo di pullman e bus, attivi in tutta Rodi e con prezzi veramente modici.
La compagnia è sempre la Ktel, la stessa che ho nominato quando vi ho parlato di Creta.
I pullman che collegano le varie città, oltre a essere economici, sono anche molto carini e dotati di aria condizionata. Per farvi un esempio lampo,Creta sono simili ai nostri bus autostradali (quelli blu, per intenderci), e le partenze sono molto frequenti.

Io grazie alla Ktel ho visitato Rodi, Faliraki e Lindos, le tre città “principali” dell'isola.
I bus collegano anche dall'aeroporto a Rodi, meglio di così!
Ecco una tabella lampo dei prezzi a tratta:
Aeroporto → Rodi: 2,30 a tratta (mezz'ora di viaggio circa)
Rodi → Faliraki: 2,20 a tratta (mezz'ora di viaggio circa)
Rodi → Lindos: 5 euro a tratta (1 ora e qualcosa di viaggio circa)
Faliraki → Lindos: 4 euro a tratta (1 ora di viaggio)
Cliccando sul sito ufficiale, comunque, troverete tutte le informazioni possibili e il resto delle tratte.

Passiamo ora al periodo migliore per vedere l'isola.
Dovete sapere che nell'isola il clima è BESTIALE! Specialmente a Lindos, dove il termometro estivo arriva a raggiungere normalmente i 40°!
A ciò dovete aggiungere il carnaio di gente estiva che affolla spiagge e locali, soprattutto nel mese di agosto a Faliraki (ne parleremo a breve).
Insomma, se proprio proprio volete godervi l'isola senza impazzire di afa e misantropia, il momento migliore per visitarla è settembre-ottobre (quando ormai la stagione estiva è finita) oppure maggio-giugno (ovvero prima del delirio turistico).
Io l'ho tentata con l'ultima settimana di luglio, e salvo il caldo allucinante mi sono trovata abbastanza bene.


Punto cardine di questo post: i luoghi da vedere.
Partiamo dal presupposto che Rodi non è un'isola molto estesa, e come vi ho già detto le località più gettonate a livello turistico sono solamente 3: Rodi, Lindos e Faliraki.
Il resto sono perlopiù spiagge da favola sparse in tutta Rodi, come la bellissima Prassonissi, nell'estremo sud dell'isola o la baia di Anthony Quinn e Kalithea, non troppo distanti da Faliraki e raggiungibili con il bus.
Se volete, poi, ci sono anche traghetti organizzati che vi portano nelle isole vicine a Rodi, come la minuscola e graziosa Simi. Potete trovare le agenzie in tutte le città.
Il vostro problema, se fate solo una settimana come me, è il tempo a disposizione.
Ragion per cui vi racconterò il mio tour personale, in parte rilassante e in parte dedicato ai viaggi culturali.
Nb. Non vi ho parlato della Valle delle farfalle per via delle numerose recensioni negative sentite sul posto: si pagano 10 euro per vedere un luogo minuscolo, caldissimo e con falene marroncine tutte uguali. Insomma, evitabile alla grande!


Il “tour” di G


La spiaggia di Faliraki si guadagna la sua sufficienza :)

Dopo aver cercato il mio volo sulle solite EasyJet e Ryanair, mi sono diretta a Faliraki, la città più movimentata e modernizzata di tutta l'isola.
Insomma, l'ideale per le flotte di giovani alla ricerca dello sballo e del divertimento.
Oltre a essere dotata di una spiaggia molto attrezzata (ombrelloni con 2 sdraio a soli 8 euro tutto il giorno, poco spazio per la spiaggia libera), la cittadina è piena zeppa di locali per bere, night club e discoteche aperte fino a tarda notte.
Motivo per cui pullula ogni volta di orde di ragazzi ubriachi e rumorosi, per la gioia degli amanti della tranquillità.
Perché scegliere Faliraki, allora? Per via della sua posizione strategica, specialmente per chi viaggia in bus. La città è collegata rapidamente a Rodi e pure a Lindos, le altre due città di cui vi parlerò.
La spiaggia, poi, anche se non ai livelli di altre spiagge greche paradisiache, è pur sempre un ottimo luogo per riposare, tra una gita e l'altra.
Per raggiungere Faliraki dall'aeroporto dovrete prendere prima il bus Aeroporto → Rodi e poi quello per Rodi → Faliraki centro.

Ecco a voi...il Telhinis!
Ma allora...dove caspita dormire a Faliraki?
Sconsiglio al 100% il centro città, a meno che non vogliate una vacanza sadomasochista.
La dritta che posso darvi è quella di alloggiare al Telhinis Hotel, un posto veramente ottimale e lontano dal centro città e dal mare (entrambi raggiungibili con solo 10/15 minuti di camminata).
Le camere sono molto spartane ma funzionali, ideali se siete giovani e non avete troppe pretese.
L'hotel è dotato anche di piscina, free wi-fi e piano bar.
Aggiungendo 5 euro al giorno potrete avere anche la colazione o il condizionatore (perfetto se vi beccate la stanza sulla campagna, meno ventilata e PIENA di zanzare).
I prezzi sono veramente irrisori, fate conto che per 7 giorni a luglio, in due, abbiamo speso appena 202 euro!
Insomma, se non avete la puzza sotto il naso andateci assolutamente!
Qui il sito internet dove prenotare: www.telhinishotel.com/home/en

NB. Se volete raggiungere il Telhinis tramite bus è necessario, una volta scesi a Rodi con il bus dell'aeroporto, fare il biglietto per FALIRAKI – AGIOS NEKTARIOS e non per FALIRAKI CENTRO! Al peggio chiedete al bigliettaio il bus per il “Telhinis Hotel”, vi saprà aiutare!
La fermata del Telhinis la riconoscerete perché caratterizzata da una Chiesa Rosa sulla sinistra, Agios Nektarios appunto. Il conducente normalmente lo urla, quindi state tranquilli!

Gita n.1: Rodi


G e la Via dei Cavalieri!
Da Faliraki, sempre grazie ai mitici bus, ho fatto le mie due giornate culturali.
La prima gita è stata a Rodi, città molto bella dal punto di vista culturale ma non balneare (di spiagge proprio non ne ho viste!).
La “città vecchia” è famosa ai più per essere stata la base dei Cavalieri Templari, più precisamente L'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni (amanti di Assassin's Creed e Mistero fatevi sentire!).
La città, presa nel 1300, è rimasta per molto tempo una vera e propria fortezza, dopodiché è passata in mano al dominio Turco e Italiano.
Lungo il percorso troverete sontuose mura e torri, l'austero Palazzo del Gran Maestro (luogo dove si riunivano i 19 membri dell'Ordine), l'affascinante Via dei Cavalieri (lungo la quale troverete simboli e porte dedicate alle nazionalità dei vari rappresentanti) e la bella Moschea del Solimano, di periodo turco.
Tutta la città, le sue mura e i suoi viali, emanano un fascino medievale difficile da dimenticare!
L'unica pecca, forse, è il troppo turismo e i troppi locali, che come sempre snaturano il posto.

Gita n.2: Lindos


Lindos in tutto il suo splendore...e calore!

La seconda e ultima gita, dopo il dovuto riposo in spiaggia, è stata Lindos, una meta come Rodi raggiungibile direttamente dalla fermata bus di Faliraki – Agios Nektarios.
Come già sostenuto da molti, Lindos è indubbiamente una bellissima cittadella, a parer mio superiore persino a Rodi città antica. L'unica pecca di Lindos è il caldo atroce, tant'è vero che è considerata una delle città più afose di tutta la Grecia!
Il consiglio, quindi, è di visitarla per tempo, magari la mattina presto, se non volete collassare.
Essendo su 3 livelli di altezza, la città è piena di salite e discese sotto il sole, per la gioia dei vostri piedini.

Possiamo dividere Lindos in 3 diversi livelli:
1. La zona balneare: la parte riservata alla spiaggia, con acqua cristallina (almeno dopo qualche metro, sul bagnasciuga fa davvero SCHIFO grazie ai motori delle barchette a noleggio) e sabbia dorata. 
Come per Rodi, ombrellone + 2 sdraio vengono 8 euro tutto il giorno.


Qualcuno ha detto Taxi?
2. La zona urbana: la parte arroccata della città, dove troverete stupende casette bianche addossate l'una all'altra a formare vicoli molto romantici. Essendo luoghi molto chiusi, l'aria è praticamente assente. Rifugiatevi nei negozi di souvenir e drogatevi di aranciate lungo la strada, se volete salvarvi la vita. Da qui troverete la strada per l'Acropoli, un percorso all'insegna dell'afa che potrete fare a cavallo di docilissimi asinelli greci per soli 5 euro.
Un consiglio da amica: so che la proposta è allettante e curiosa, ma mettetevi una mano sul cuore e risparmiate la fatica a quelle povere bestiole, specialmente nelle ore più calde della giornata!
Ho visto ciuchini portare adulti di 80 kg, inguardabile! Lasciateci i bimbi e tanti saluti!

L'entrata dell'Acropoli..notare i turisti disperati all'ombra!

3. La zona dell'Acropoli: la morte. Se avete letto i libri di storia greca immagino sappiate che questa zona religiosa si trovava nel punto più alto, a debita distanza dalla città.
Questo, cari amici miei, significa che dovete spararvi una breve-ma-intensa salita sotto il sole cocente, con tanto di terriccio polveroso e gradini in pietra.
Anche sull'Acropoli, ovviamente, l'ombra è del tutto assente.
Insomma, le rovine sono indubbiamente bellissime, ma il patimento è altissimo.
Munitevi di acqua ghiacciata, cappellini, abiti corti e occhiali da sole, specialmente se la visitate nei mesi caldi come la sottoscritta.
Il costo per salire sull'Acropoli è di 6 euro a persona.
Dritta storica: si dice che Alessandro Magno, Elena di Troia ed Eracle erano soliti pregare quassù!
Lungo il percorso troverete le donne di Lindos vendervi i loro bellissimi pizzi, molto famosi e storicamente antichi (piacevano pure ad Alessandro!).

Lindos dall'alto dell'Acropoli
Con la visita a Lindos ho terminato il mio tour di 7 giorni.
Vista l'afa (e considerato che si trattava comunque di una vacanza), il resto del soggiorno l'ho trascorso tra bagni e passeggiate sul bagnasciuga, com'è giusto che sia.
Ebbene sì, in questo viaggio G non ha dato di matto come a Roma o in altri viaggi avventurosi.
Ma è Estate anche per me, che posso farci? :)
Concludo facendo un grande elogio alla Grecia e ai Greci, persone veramente squisite e che non meritano affatto una crisi economica come la loro.
Certo, sono un po' sbadati e disordinati, ma fidatevi che sono sempre pronti ad aiutarvi in qualsiasi momento di difficoltà.
Dopo le numerose “sole romane”, la Grecia è stata davvero un toccasana.
Zero fregature, tanto divertimento e tanta, tantissima ospitalità.
Un grazie grande come l'Egeo a questo popolo meraviglioso!
Ci vediamo a settembre, la Corsica mi sta aspettando!

Buone Vacanze da G e dal mio nuovo amico greco!

Buone Vacanze a tutti!
La vostra


G

martedì 8 aprile 2014

Naviglio in Fiore a Milano


Fiori dappertutto!
Ma quanto tempo è che non scrivo? Troppo!!!!
Amici di 'In Viaggio con G' bentornati! Mmm...cambio tono altrimenti sembro il tizio di Linea Verde.
Buonasera a tutti! No, la vostra viaggiatrice di fiducia non è morta; semplicemente non ha avuto modo di viaggiare granché con tutta questa crisi e studio universitario!
Motivo per cui stavolta ho deciso di raccontarvi qualcosa della mia città: Milano.
Anzi, più precisamente vi parlerò dell'evento tenutosi proprio ieri sul Naviglio, ovvero la nota Festa dei Fiori o Naviglio in Fiore.
Di Milano ho intenzione di parlarvene in un post appropriato, dove analizzerò i pregi e i difetti di questa città molto...discussa!
Tornando a noi, quella dei Fiori è una festa che si tiene ogni anno sul Naviglio, nel periodo di primavera (quest'anno si è tenuta il 6 aprile).
La cosa che più colpisce dell'evento sono i numerosissimi fiori esposti dai venditori di tutta Italia, a loro volta piazzati lungo le sponde dei navigli in un contesto molto...primaverile!
Oltre ai fioristi abbiamo anche bancarelle di prodotti tipici come formaggi e salumi.

Orinito che??
La festa è veramente gradevole, sia per gli amanti del pollice verde, sia per tutti coloro che vogliono guardare qualcosa di diverso dalla solita cortina di fumo milanese.
Ci sono centinaia e centinaia di fiori, da quelli più comuni a quelli dalla fioritura più insolita o dal nome bizzarro (Leucosperum, Protee, Surfinia e l'Orinitogallo sono solo alcuni dei migliori!).
I prezzi sono accessibili e i venditori disponibili a fornirti tutte le indicazioni necessarie sulla pianta di tuo interesse.
Pur non essendo una folle amante del mondo fiorito (i miei risultati migliori sono stati con piantine grasse, peperoncini ed erbe aromatiche...wow!), devo ammettere che mi sono davvero entusiasmata.
Oltre a vedere (e annusare) i bellissimi fiori, mi sono dedicata alla più folle passione: la fotografia.
Grazie alla giornata di sole, alle piante e agli storici cortili dei Navigli aperti per l'occasione, ho potuto fare scatti veramente interessanti.
Potete vedere le foto più belle qui sul post oppure a destra, nella nostra solita galleria.
Divertitevi!



Ps. Ecco, un unico grande difetto difficile da risolvere in un posto come Milano: la gente. 
Se non siete amanti del caos, forse è meglio lasciar perdere! Oppure contare fino a dieci!

venerdì 22 novembre 2013

Tanta delusione in quel di...Barcellona

Una delle poche foto "salvate" dal mio ragazzo
Buongiorno ragazzi.
La vostra guida è ancora viva ma è molto, molto arrabbiata. 
Come potete vedere, quello di oggi è un titolo forte, ma necessario per potervi raccontare quanto successo in 3 giorni là, nella terra dei tori neri e delle ballerine di flamenco.
Barcellona.
Abbiamo scelto questa incantevole città per poter trascorrere, io e il mio ragazzo, un felice anniversario di fidanzamento dopo 4 anni di amore.
Insomma, cose affettuose che tanto piacciono ai fan misantropi.

Questa non sarà una guida, piuttosto una lamentela delle mie verso una città indubbiamente fantastica ma che, come spesso succede, finisce con l'essere rovinata da chi la frequenta.
Un po' come la nostra Italia, diciamocelo.
Se i primi due giorni sono stati d'incanto, il terzo si è rivelato una vera e propria tragedia: io, come molti altri prima e dopo di me, sono stata vittima di un borseggio.
Ma procediamo con calma, che è meglio.

Tutto inizia con il mio colpo di fulmine per Barcellona.
Siamo partiti da Milano battendo i denti dal freddo e siamo stati accolti da un cielo azzurro limpido, venticello e gabbiani in volo.
La gente era dappertutto, la musica pure; si respirava ovunque odore di salsedine, paella e...serenità.
Davvero, in ventun anni di vita non ho mai provato una sensazione di quel tipo.
Stavo bene, anzi, stavamo entrambi bene, eravamo felici di essere a Barcellona e quasi non volevamo più andarcene.
La prima sera siamo stati accolti con un indescrivibile tramonto rosa sul porto, uno spettacolo che ha lasciato entrambi con gli occhi pieni di amore e ammirazione per un momento così magico.
Il giorno successivo abbiamo girato sulle coloratissime Ramblas, assaporato i sapori del mercato della Boqueria e inspirato la salsedine della Barceloneta.
A concludere la seconda giornata è bastato un giro a Parc Guell, il parco del Gaudì pieno di colori e architetture fantasiose, per innamorarcene definitivamente.
Veri brividi ragazzi, veramente.

Poi, come tutte le belle favole, è accaduto il fattaccio.
Sfiniti dalla nostra passeggiata al parco, ci siamo rifugiati in un locale sulle Ramblas per assaporare le Tapas, piccoli spuntini locali a un prezzo...discutibile.
Tempo di gustare cinque piattini, che mi ritrovo senza borsa.
I due uomini, prima seduti vicino a me, misteriosamente spariti.
È il panico, e io crollo.
Non ho mai vissuto un momento tanto brutto. È stato come un tradimento, una caduta libera verso il baratro. Barcellona, la città di cui mi ero follemente innamorata, mi volta le spalle, rubandomi tutto ciò che possedevo: soldi, cellulare, documenti, occhiali, la reflex che stupidamente avevo lasciato in borsa.

Sì, la mia amata Reffy è ufficialmente perduta.
La cosa che più mi ha ferito, in tutto questo, non è stata tanto la perdita economica (fortunatamente solo 30 euro più eventuali rendite dagli oggetti) quanto, piuttosto, quella affettiva.
In quella macchina fotografica io e il mio ragazzo, appena usciti da una situazione abbastanza brutta, avevamo fatto una serie di fotografie meravigliose insieme, proprio per ricordare quei momenti felici e quei luoghi meravigliosi.
Ogni oggetto all'interno di quella borsa aveva un suo perché, una sua storia con una miriade di ricordi.
Sono bastati cinque, dieci minuti per cancellarli, almeno concretamente, dalla mia vita.

Non voglio cadere nel vittimismo e passo oltre, anche perché non è questo il punto della situazione.
Quello che ci ha lasciato davvero amareggiati, è stato il trattamento successivo che ci hanno riservato i 'caldi' Catalani.
Il mio ragazzo si ritrova con una G. in lacrime, la locandiera che si arrabbia con lui perché dovevamo stare attenti e la polizia che, con un certo menefreghismo, ci da qualche indicazione su come comportarci per poi andarsene.
Insomma, tirando le somme, abbiamo passato una serata da incubo, tra corse alla stazione di polizia, chiamate ai parenti e crisi isteriche.
Tutto questo per ottenere solo un foglio di carta e la tetra notizia che, molto probabilmente, rischiavo di non tornare in Italia a causa dell'assenza di documenti sostitutivi.

Così, l'ultimo giorno a Barcellona l'abbiamo trascorso al Consolato Italiano, altro organo da bruciare con il lanciafiamme.
6 ORE e ripeto 6 ORE, dalle 9 di mattina alle 15 di pomeriggio per stampare un documento d'identità valido per volare, quando noi, in soli 30 MINUTI, con tanto di valige alla mano, siamo riusciti a consegnare all'addetto tutto il documento necessario (ovviamente a spese nostre, ci mancherebbe altro!).
E' seguita una nostra lettera di lamentela alla Farnesina che avranno sicuramente cestinato, come spesso accade.

Questo è stato, in poche parole, il resoconto del mio soggiorno a Barcellona.
Cosa vorrei dire, a una città tanto famosa e agli abitanti che la compongono?
Che sono estremamente delusa, da tutti.
Una volta a casa ho scoperto che Barcellona (e la Spagna in generale) è uno dei luoghi europei con la più alta percentuale di furti (almeno 1 ogni 10/15 MINUTI); ci sono siti che spiegano come tutelarsi da questo problema e altri che raccolgono centinaia e centinaia di testimonianze ASSURDE (ballerine di flamenco che rubano mentre ballano, gente spintonata sui binari per avere la borsa, reflex tolte dal collo da gente in corsa...DI TUTTI I TIPI) che, a fine post, vi linkerò.
E in tutta questa grande Figura di Merda Culturale, perché così possiamo chiamarla, cosa fa la Spagna? Semplice, alza le spalle e ti risponde che “E' un paese complicato” (citazione della guardia del consolato).
Non so voi, Catalani, ma quando vedo le gravi disfunzioni della mia Italia, o le inadempienze dei miei cari “fratelli italiani...medi” io mi nascondo sottoterra dalla vergogna.
Io mi vergogno di loro, ci provo almeno.
Voi, da quel che ho visto (e provato), alzate semplicemente le spalle e andate avanti.

Scopro che spesso la polizia è d'accordo con i ladri o, peggio, non ha voglia di agire per tutelare quei coglioni di turisti che, guarda un po', portano TANTI soldi al tuo paese in crisi nera.
Altre volte sono i negozianti a far finta di niente e a far entrare nel locale i diretti interessati, per poi spartirsi il bottino.
Insomma, omertà e menefreghismo ovunque, ecco quello che ho visto.
Mi chiedo perché, di fronte a un problema tanto pesante, non si prendano seri provvedimenti.
Basta veramente poco, a volte, per migliorare.
Un controllo più serrato sulle strade, per esempio, o guardie nei locali, come si usa fare qui a Milano (da non giustificare, certo, visto che resta nella top ten delle città con furto).
Utilizzo delle videocamere di sicurezza, queste sconosciute e, magari, un trattamento gentile verso il turista che ha perso tutto. Sapete, proprio non guasterebbe.
E i criminali, per favore, cerchiamo di punirli con le dovute maniere, e non con un foglio e una pacca sulla spalla.

So che a fine post qualcuno potrà commentare con le seguenti frasi:
“BUONGIORNO GIULIA! BENVENUTA NEL MONDO!”
“Senti chi parla, la mafiosa italiana.”
“E' ovunque così, cosa credi???"

Non voglio assaltare un paese per poi giustificarne un altro, no.
Che i furti esistano in tutto il mondo e in tutti i modi credo proprio di saperlo.
Io ho avuto modo di provare a Barcellona e di sapere che l'80% dei miei amici e familiari, in quella città, ha subito il medesimo trattamento.
È un bel gioco, provate a indagare anche voi! Risultati assicurati!
Detto ciò, piantiamola di fare i moralisti buonisti della domenica, lunedì e martedì.
Le statistiche, i dati alla mano sugli altri paesi tenetevele per un altro post.
Io quest'oggi vi ho parlato della SPAGNA, anzi, di Barcellona e del mio furto.
Una città esteticamente meravigliosa, ma internamente molto, molto ipocrita.

La vostra

G.


Vi allego qui il sito creato apposta per proteggersi dai furti a Barcellona con annesse guide, testimonianze e consigli. Mi raccomando, visitatela ma con estrema attenzione!!



Un ringraziamento speciale va a Guido, il mio ragazzo nonchè valore più grande della mia vita. 
Ti amo tanto.

martedì 10 settembre 2013

Cosa vedere a Roma in 7 giorni: il Walking Tour!

Sì, ha vinto lui come immagine di copertina.
E dopo il momento “critiche costruttive” alla bellissima Roma (qui il collegamento), è arrivata l'ora di dedicarle una guida turistica in perfetto stile G.
Come potete vedere dal titolo, ho deciso di elencarvi tutti i monumenti e le visite più importanti che si possono fare a Roma in una settimana.
Certo è un tour stancante, ma ne vale veramente la pena. Se riuscite a fare tutto subito, avrete pure 2/3 giorni dedicati al relax e allo shopping (com'è successo a noi, che di chilometri ne abbiamo fatti eccome!).
Non perdiamoci in altre chiacchiere e iniziamo subito a raccontare!

Per goderci appieno la vacanza rispettando i vari itinerari e assemblandoli tra loro, io e i miei amici abbiamo comprato la guida di National Geographic, una delle più economiche e più comode per girare.
Se volete, potete anche trovare una guida dedicata esclusivamente agli itinerari, a un prezzo, però, maggiore.

Premessa:

Gli itinerari sono tutti fattibili a piedi, ci hanno sconsigliato automobili e biciclette.
I mezzi pubblici si lasciano un po' desiderare, arrivano quando vogliono e non tutti fanno percorsi “culturali”.
Le due linee metropolitane A e B sono molto utili per raggiungere alcune zone di Roma e dintorni, come il Vaticano, Circo Massimo e Ostia.
Il costo del biglietto, per 75 minuti di corsa, è intorno a 1,50 euro.
Sul sito ufficiale potrete trovare tutte le informazioni possibili.

Ultima dritta e non meno importante: se volete gustarvi tutta Roma vedete di non fare i pigroni!
Sveglia presto (nemmeno troppo), intorno alle 8.30-9.00 del mattino.

Vestitevi comodi, non eleganti. A Roma c'è davvero da scarpinare! E portatevi in valigia un k-way per le piogge improvvise e un cappellino per proteggervi dal sole (in estate è tremendo!).

Giorno I: Roma Politica & Trevi


Cose da vedere:
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore
  • Quirinale
  • Fontana di Trevi
  • Palazzo di Montecitorio
  • Palazzo Chigi
  • Monumento a Vittorio Emanuele II

E' probabilmente il tour meno stancante, in quanto i monumenti politici di Roma si trovano tutti a una distanza molto ravvicinata fra loro.
Noi siamo partiti dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore (nei pressi di Termini) per arrivare infine a Piazza Venezia, dove troverete il famoso Monumento a Vittorio Emanuele e un comodo collegamento bus. Tenete sempre a mente questa piazza come punto di riferimento.

Ecco a voi la Tomba del più illustre personaggio di Roma: Lorenzo Bernini
Per quanto riguarda la Chiesa, la cosa che mi ha maggiormente colpito sono stati i meravigliosi soffitti a cassettoni dorati, tutti finemente lavorati.
Una cosa che invece mi ha deluso è stata la tomba pavimentale del celebre Lorenzo Bernini, autore di importantissime sculture come Apollo e Dafne, in Villa Borghese.
Insomma, un pezzo grosso di Roma la cui tomba è nascosta a destra dell'altare. Bah. Mistero.

Palazzo del Quirinale, particolare
Ma passiamo al Quirinale.
Oltre a essere il colle più alto di Roma, il Quirinale ospita anche il Palazzo e la Consulta, sede della Corte Costituzionale. Di fronte al Palazzo del Quirinale troverete anche le scuderie e un panorama della città.
Una volta visto il complesso andate dietro l'obelisco di Castore e Polluce e imboccate la stradina in discesa (via della Dataria) per raggiungere la famosissima Fontana di Trevi.

Bella, impossibile...Trevi!
Contate fino a tre e immergetevi tra la folla, sempre numerosissima di fronte alla fontana.
State attenti ai portafogli, basta un momento per restare all'asciutto!
Troverete ovunque “fotografi” che vi proporranno fotografie di fronte alla fontana a 5 euro, cosa che personalmente sconsiglio (soprattutto se avete una macchina fotografica o un cellulare apposito!).
Aspettate il vostro turno o createvelo, a seconda della situazione.
L'importante è non perdere la calma, la fontana è a portata di tutti! Detto ciò, fate un bel sorriso e lanciate una monetina all'indietro: è una promessa di ritorno a Roma!
Dritta storica: i cavalli, uno docile e l'altro selvatico, rappresentano l'umore dell'Oceano: imprevedibile!

Ciaooo Palazzo dei Montecitorio...
Imboccate ora Via delle Muratte, vi porterà a sua volta all'inizio di Via del Corso.
Qui potrete trovare tutti gli edifici politici mancanti per il nostro primo tour.
Vi consiglio di iniziare in Piazza Colonna, dove svetta la bellissima Colonna di Marco Aurelio, creata dall'imperatore per celebrare la sua vittoria sui barbari.
A lato della colonna ecco a voi Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Se imboccate la stradina poco distante, infine, vi ritroverete davanti al famoso Palazzo dei Montecitorio, sede della Camera dei Deputati spesso sfondo di scioperi e manifestazioni.

Il meraviglioso soffitto di Sant'Ignazio
Dopo aver visto la Piazza di Montecitorio tornate alla Colonna di Marco Aurelio e imboccate Via dei Bergamaschi, che vi porterà sia a Piazza di Pietra (sede odierna della Borsa e arricchita con antiche colonne corinzie) sia a Piazza di Sant'Ignazio.
Qui troverete la Chiesa del patrono, Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia dei Gesuiti.
La cosa più bella di questo edificio sono i bellissimi soffitti, decorati con scene religiose e colori sgargianti. Il tocco di classe è la finta cupola al centro della Chiesa, disegnata grazie a un trucco prospettico! Meravigliosa!

Monumento a Vittorio Emanuele II, il vostro punto di riferimento!
A lato della Chiesa di Sant'Ignazio troverete il Collegio Romano, luogo per arrivare al Palazzo Doria Pamphili (che noi non abbiamo visitato per non perdere troppo tempo nel tour).
Da qui prendete Via della Gatta e poi Via del Plebiscito, che a sua volta vi porterà nella celeberrima Piazza Venezia.
Impossibile non vedere il bellissimo Monumento a Vittorio Emanuele II, re della nostra turbolenta Italia risorgimentale. Se i cancelli non sono chiusi, potete salire i gradini e raggiungere l'Altare della Patria o Tomba del Milite Ignoto, un luogo di tutto rispetto e perennemente sorvegliato dalle guardie. Attenzione ai comportamenti scorretti!
Direi che per oggi avete scarpinato abbastanza, prendete uno dei numerosi bus della Piazza per tornare felici (e distrutti) in hotel!

Giorno II: Roma Antica


Cose da vedere – Mattina:
  • Colosseo
  • Arco di Costantino
  • San Pietro in Vincoli
  • San Clemente

Ben svegliati!
Preparatevi, perché oggi vi aspetta uno dei tour più stancanti ma emozionanti: Roma Antica.
Finalmente potrete raggiungere tutti quei luoghi che molti di voi hanno solo studiato o visto nei film, vi assicuro che si tratta di un'esperienza unica e indimenticabile!
Armatevi di zainetti ed abbigliamento consono, c'è da camminare parecchio!

Eccolo a voi!
Come non iniziare la mattinata con una gita al tanto atteso Colosseo?
...Va bene, se non avete voglia di scarpinare o se siete troppo lontani potete prendere la linea B della metro, c'è la fermata apposta!
Vi consiglio la visita mattutina in modo da evitare, almeno un poco, la flotta di gente pomeridiana, e, soprattutto, il sole delle prime ore del pomeriggio (soprattutto se, come me, fate il tour in Estate!).

Lì, nel cerchio, troviamo la base della statua di Nerone
Che dire, il Colosseo è il Colosseo.
Conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, è stato costruito dagli imperatori Flavi sopra il lago artificiale della Domus Aurea di Nerone, una villa enorme che quel pezzo di pane di imperatore fece costruire in tutta la zona.
Se fate attenzione, vicino all'Arco di Costantino troverete uno spiazzo d'erba cementato: ecco, lì si ergeva l'immensa statua dorata di Nerone nelle vesti di Apollo. Una cosuccia, insomma.

Colosseo, Interni
Ma torniamo al Colosseo.
Non allarmatevi per la coda, di solito è molto rapida (paragonata a quella dei Musei Vaticani, almeno!). Anche qui prestate attenzione ai soliti individui che vi proporranno biglietti saltacoda o visite guidate a prezzi...non troppo generosi.
Vi consiglio di fare in biglietteria il biglietto cumulativo Colosseo + Foro Romano + Palatino alla cifra di 12 euro (7,50 se siete tra i 18 e i 25 anni, gratuito per i bambini), valido due giorni e per un solo ingresso (es. oggi al Colosseo e domani al Foro/Palatino o viceversa).
Dimenticavo, il prezzo può variare di 3 euro in caso di mostre all'interno del monumento (io mi sono beccata quella di Costantino, per esempio).
La visita del Colosseo prende tempo, circa 1-2 ore tutte.
Ma godetevelo, per Diana, siete a Roma per lui! E vedete di non comprare niente allo shop, dove un sacchetto arriva a costarti 3 euro! Occhio!

Il Mosè
Eccovi di nuovo fuori!
Prima di lasciarvi ai vostri meritati pranzetti, vi consiglio di fare una visita a San Pietro in Vincoli, una chiesa non molto distante dal Colosseo e famosa sede del Mosè di Michelangelo.
Come tutte le chiese ha orari di apertura e di chiusura, se siete arrivati tardi vi consiglio di pranzare nei dintorni e di recarvi nuovamente lì nel primo pomeriggio.
Ovviamente, per nostra immensa vergogna, il Mosè richiede lo sborsamento di qualche decina di centesimi per illuminarlo appieno: eh, l'amore per la cultura!

Per concludere la mattinata avete solo due cose facoltative da fare: visitare, se agibile, la villa sotterranea della Domus Aurea (vicina a San Pietro in Vincoli, essendo sotterranea è in quella specie di parchetto poco distante dalla Chiesa. Usate il chiedometro in caso di bisogno) e la Chiesa di San Clemente, che noi purtroppo non abbiamo avuto modo di visitare! Non allarmatevi, è sempre in zona Colosseo!

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Foro Romano (e colle Palatino)
  • Campidoglio
  • Musei Capitolini (facoltativa)

Com'era la Carbonara? Buona?
Ora che avete digerito cercate di vincere il pisolino post pranzo e mettetevi in moto: il Foro Romano ci sta aspettando!
Lo so, lo so, potete anche farlo il giorno successivo...ma non so se ne valga la pena, con tutte le cose che dovete ancora vedere! Cercate di capire se avete tempo a disposizione, la gita al Foro richiederà circa 2-3 ore di tempo se non più!
Per raggiungere il Foro Romano potete seguire due percorsi: o quello appena oltre la Colonna di Costantino, che parte dal Palatino e che vi porterà poi nel cuore del Foro, o quello diretto dall'antichissima Via dei Fori Imperiali.

Scorcio dal Palatino
Personalmente vi consiglio il primo percorso: sul Palatino, purtroppo, le rovine rimaste sono molto belle ma parecchio anonime, e sono quindi più rapide da vedere rispetto al Foro vero e proprio (che potrete, quindi, gustare alla fine e restare davvero sorpresi di fronte a tanta bellezza!).
Il Palatino è uno dei colli più famosi di Roma, quello che secondo la leggenda avrebbe ospitato i gemelli Romolo e Remo. Successivamente, il colle diventò sede delle dimore di illustri personaggi quali Cicerone, Crasso, Catullo e di imperatori come Domiziano e Nerone.
Sentitevi onorati di poter toccare con mano tanta gloria e splendore!

La vista dal Colle Palatino...senza fiato!
Proseguendo l'itinerario arriverete allo Stadio di Domiziano, un tempo utilizzato per gli spettacoli tra gladiatori e come ippodromo.
Salendo le scale arriverete infine nella zona della “Domus Augustana”, dove potrete trovare gli anonimi resti delle ville di Augusto, il primo e più importante imperatore romano, e della moglie Livia. Purtroppo non è semplice identificare appieno le dimore, alcuni spazi sono recintati e altri quasi abbandonati. Ennesima tristezza made in Italy, purtroppo.
Una cosa che sicuramente rincuora è il bellissimo panorama di Roma che potrete osservare dalla cima del Palatino: indescrivibile! Anche i verdeggianti Orti Farnesiani, nel percorso appena oltre la vista sul colle, sono una gioia per gli occhi!

Arco di Tito
E siamo ora arrivati alla parte più impegnativa del nostro percorso, quella che ci porterà dritti al Foro Romano, il cuore di Roma Antica.
Scendete le scale e dirigetevi a destra verso l'Arco di Tito, altro bellissimo monumento costruito per commemorare Tito, vincitore di Gerusalemme.
Proseguendo troverete altri sontuosi complessi sulla vostra destra, come la chiesa di Santa Francesca Romana, il Tempio di Venere e Roma, la Basilica di Massenzio e il Tempio di Antonino e Faustina.
Da qui in poi, potete scorgere ed esplorare il Foro Romano in tutto il suo splendore.

G e il Foro Romano: amore a prima vista!
Cuore di Roma, sede di edifici amministrativi e politici, il Foro Romano era, al pari dell'Agorà in Grecia, il punto di ritrovo di tutti i cittadini.
Oggi ci restano solo rovine, ma vi assicuro che si tratta di un luogo bellissimo dal punto di vista storico e culturale. È difficile esplorarlo tutto e cercare di capire ogni cosa, sappiate che ogni angolo, ogni pietra, ogni incisione è qualcosa di secolare e prezioso!
Troverete, per esempio, un pezzo dell'Arco di Augusto, i resti della tribuna dei Rostra (dove si appendevano gli speroni delle navi vinte), il Lapis Niger (se! Lo troverete, purtroppo è seminascosto e quasi chiuso al pubblico. È il monumento più antico di tutta Roma, risale all'epoca dei re!) e l'affascinante Arco di Settimio Severo, dove potrete scorgere i nemici sconfitti “sorreggere” la base del monumento.

Foro, Foro...e ancora Foro!
Insomma, il Foro Romano è davvero qualcosa di spettacolare. Gustatevelo fino alla fine, assaporate ogni cosa del glorioso passato di Roma, camminate sul terreno calpestato da imperatori, popolo, senatori! Se poi avete concluso nel tardo pomeriggio, sarete protagonisti di un tramonto meraviglioso!

Il Campidoglio e Marco Aurelio...fai cheeese!
So che siete distrutti e che volete tornare a casa, ma quei temibili gradini bisogna assolutamente farli. Dai che siete grandi! Forza! Un, due, un, due!
D'accordo, basta così.
Una volta eseguita questa terribile tortura arriverete sul Campidoglio, altro colle importante di Roma e sede di importanti edifici quali il Palazzo Senatorio (quello dietro la simpatica statua di Marco Aurelio, per intenderci!), il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, che insieme ospitano i famosi Musei Capitolini. Non penso siate in vena di visitarli, sarà per un'altra volta!
Dopo aver osservato anche il Campidoglio, potete scendere dalla famosa Cordonata, i lunghi gradini che portano fino a Piazza Venezia. Da qui prendete un bus e...via, in hotel a riposare!
Dritta storica: sembra che la mano di Marco Aurelio manchi di un pezzo, ovvero una testa di barbaro! Alla faccia della clemenza!

Giorno III: una giornata al Vaticano


Cose da vedere – Mattina:
  • Musei vaticani

Visto il precedente e stancante tour, quest'oggi la giornata è interamente dedicata al Vaticano, una zona di Roma affascinante e piena di meraviglie culturali. Potete raggiungere la zona con la linea metropolitana A, fermata Ottaviano – Musei Vaticani.

La mattina vi conviene passarla ai Musei Vaticani, in modo da avere tutto il tempo necessario per girare e godervi le gallerie (sappiate, infatti, che l'ultimo ingresso è alle 16.00).
Non spaventatevi per la coda, è così in ogni periodo dell'anno.
Anzi, di mattina è sicuramente meno! Se poi siete nei periodi “hot” come Pasqua...beh, buona fortuna! Certo potete evitare i lunghi tempi di attesa prenotando il saltacoda online direttamente dal sito dei Musei; ancora una volta vi esorto a non farvi fregare dai tour operator e dalle loro cifre decisamente assurde (40 e passa euro di visita con guida e saltacoda...ma anche no!).

Per di qua!
Per quanto riguarda la visita dei Musei, sappiate che vi prenderà tutta la mattinata anche se la fate a passo svelto. Mi raccomando, cercate di osservare tutto senza però perdervi in ogni cosa, altrimenti è davvero la fine! Dovrete avere anche moltissima pazienza, i numerosi gruppi dei tour operator sono ovunque e maledettamente lenti.
Insomma, se non volete fare lo slalom continuo imprecando e perdendovi le varie opere, è meglio contare fino a cento!
Orientarsi è abbastanza facile; ovunque ci sono cartelli e all'entrata potrete chiedere una mappa gratuita.

Amici di vecchia data alla Sala dei Busti
Non basterebbe un intero post a esaltare la bellezza dei Musei Vaticani. Mi appresterò a nominarvi tutte quelle opere, sculture o sale che mi sono rimaste particolarmente in mente per la loro bellezza.
Una delle prime sale che vedrete e che a me piace un sacco è la Sala dei busti, dove sono raccolti centinaia di busti e statue di cittadini, imperatori o famosi personaggi Romani. A voi spetta riconoscerli!
Imperdibili anche le imponenti statue del Cortile del Belvedere, come l'Apollo del Belvedere, il Dio del Fiume e...il Laocoonte, mio preferito!
Bellissima la Sala degli Imperatori, dove troverete le statue di Claudio, Nerva ma anche di Ercole e Demetra.

E' lei!! La Scuola di Atene!
Se l'antichità vi opprime potrete poi raggiungere la meravigliosa Galleria delle Carte Geografiche, ricca di affreschi rappresentanti le varie parti d'Italia del 1580.
Seguono la Stanza della Segnatura, sede della celeberrima opera di Raffaello “Scuola di Atene” , il coloratissimo soffitto del Salone Sistino, la Stanza dell'incendio, l'Appartamento dei Borgia (non poi tanto speciale rispetto alle altre sale, speravo meglio!) e...beh, la Cappella Sistina, luogo dove ancora oggi avviene la nomina del papa e che ospita gli affreschi più celebri di Michelangelo: il Giudizio Universale e la Creazione di Adamo.
Questi sono solo alcuni dei pezzi più belli di questi musei. Prendetevi una bella guida e ammirate ogni singola stanza! Attenzione a non perdervi però!

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Basilica di San Pietro in Vaticano
  • Giro città

Stabilita la mattinata iperattiva ai musei, il pomeriggio potete dedicarlo ad esplorare la Città del Vaticano, iniziando magari dalla bellissima Basilica di San Pietro.
Meglio andare dopo pranzo, in modo da evitare le lunghissime file che si formano durante i controlli con il metal detector. Ovviamente cercate di indossare abiti consoni!

I modesti interni di S.Pietro
La Chiesa è molto grande e maestosa, difficile non innamorarsene! All'interno, tra le numerose statue e decorazioni, potrete osservare la nota Pietà di Michelangelo e le tombe dei più famosi papi, da Innocenzo VIII a papa Giovanni Paolo II (spostato dal piano inferiore a quello superiore, ben esposto in un angolo della Chiesa).
Imperdibile (e io, purtroppo, l'ho persa!) la visita aggiuntiva alla Cupola, dalla quale potrete vedere il panorama dell'intera Roma!
Il resto del pomeriggio ve lo abbono, dedicatelo ad esplorare la zona e a fare i vostri giri di shopping!

Giorno IV: da Castel Sant'Angelo al Circo Massimo


Cose da vedere – Mattina:
  • Castel Sant'Angelo
  • Pantheon
  • Piazza Navona

Buongiorno!
Il quarto giorno potete dedicarlo a una serie di cose che ancora mancano all'appello e che non sono troppo distanti da raggiungere.
Potete iniziare il giro partendo da Castel Sant'Angelo, poco distante dal Vaticano e raggiungibile quindi con la metro A – fermata Ottaviano.
Noi l'abbiamo visto solo dal fuori, potete visitare anche gli interni previo pagamento.

Castel Sant'Angelo da Ponte Sant'Angelo
Successivamente attraversate il bellissimo Ponte Sant'Angelo per raggiungere l'immensa Piazza Navona, celebre per le sue due fontane: quella dei Quattro Fiumi (del Bernini) e quella del Moro (di Giacomo della porta, rivale del suddetto!). Altrettanto meravigliosa è la Chiesa di Sant'Agnese, una giovane martire morta crudelmente per mano di Domiziano, imperatore ostile ai cristiani che, proprio sul sito, aveva fatto costruire uno Stadio per le persecuzioni.

Pantheon con dedica inclusa!
Concludete la mattinata con una visita al Pantheon, un immenso edificio romano in realtà molto povero all'interno. Sulla cima del monumento potete ancora leggere la dedica originale di Marco Agrippa, spalla destra dell'imperatore Augusto nonché importante architetto della città.
La cosa più interessante del Pantheon è la sua struttura sferica, perfettamente equilibrata e aperta sul soffitto. Insomma, veramente un grande gioiello architettonico romano!
All'interno troverete le tombe reali (Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia) e quella del grande artista che fu Raffaello Sanzio.

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • S. Maria in Cosmedin (Bocca della Verità)
  • Aventino
  • Circo Massimo

Dal Pantheon tentate di raggiungere Piazza Venezia, in modo da poter visitare senza fare troppi chilometri i monumenti rimanenti per questo pomeriggio.

Egocentrismo al Circo Massimo
Vi mancano solo tre cose da fare: mettere la vostra sincera manina nella temibile Bocca della Verità, nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin (attenzione! Chiude alle 18.00 e...beh, oltre alla mano servono ben 50 centesimi per poter toccare il monumento! Alla faccia!), gustarvi il tramonto dal bellissimo colle dell'Aventino (poco distante dalla Bocca, se avete la forza date uno sguardo anche al Teatro di Marcello, un simil Colosseo!) e, infine, farvi una bella sosta-relax nel vasto campo dell'ex Circo Massimo, un tempo luogo di scontri tra gladiatori e belve feroci.
Dal Circo Massimo, che tra tutti è il luogo più distante, potrete prendere la metro B e tornare a casa.

Giorno V: una giornata a Trastevere


Cose da vedere – Mattina:
  • Quartiere di Trastevere
  • Colle Gianicolo

Cari viaggiatori Romani, l'obiettivo di oggi è Trastevere, il quartiere più tradizionale della città de Roma! Qui, se avete fortuna, potrete sfuggire dalla massa dei turisti e incontrare i veri Romani, quelli ospitali e chiacchieroni, sempre pronti a darti una mano o una dritta.
La mattinata, fresca e tranquilla, potete passarla esplorando tutto il quartiere e visitando le due chiese locali: Santa Cecilia e Santa Maria.

Gli splendidi vicoli di Trastevere
Più tardi, invece, fate un bel respiro e raggiungete il Gianicolo, altro colle di Roma dal quale è possibile scorgere il panorama della città. Personalmente, vista la salita che dovrete fare a piedi (salvo la coincidenza miracolosa con il bus, attivo ogni 30 minuti) e visto che la vista da qui, rispetto al Palatino, non è delle migliori...non ve la consiglio.
Insomma, cercate di capire se ne valga o meno la pena e, soprattutto, se avete del tempo a disposizione.
Dritta storica: verso la strada per il colle incontrerete il Giardino della Fornarina, amante di Raffaello! Storica gossip mode on! Oggi il Giardino è un ristorante.

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Isola Tiberina
  • Ghetto Ebraico

Salutate Trastevere varcando con molta calma il Ponte Cestio, che vi condurrà nella piccola Isola Tiberina. Da qui, dopo aver dato un'occhiata interna alla Chiesa di San Bartolomeo e una esterna allo storico ospedale Fatebenefratelli, raggiungete il Ghetto Ebraico attraversando l'altro ponte dell'isola, il Fabricio.

Un muro del ghetto Ebraico
Concludete la giornata girovagando per il ghetto, un luogo antico e che ospita ancora oggi una numerosa comunità ebraica. Se avete voglia potreste passare la serata in un ristorantino tradizionale, che come vedrete sono molto numerosi e invitanti!
I monumenti visitabili della zona sono la Sinagoga (ha orari predefiniti), la Fontana delle Tartarughe e l'Arco di Ottavia, fatto edificare da Augusto per omaggiare la sorella Ottavia.

Giorno VI: il “Piazza” Tour


Cose da vedere:
  • Piazza del Popolo
  • Colle Pincio (facoltativo)
  • Ara Pacis
  • Piazza di Spagna
  • Varie

Per la vostra gioia, oggi concludiamo l'esplorazione di Roma.
Questo itinerario è parecchio semplice e veloce da fare, in quanto vedrete solo le due famose piazze con le rispettive chiese.
La prima, Piazza del Popolo, può essere raggiunta con la linea metropolitana A – fermata Flaminio.
Qui, oltre a osservare la magnifica architettura della piazza e scoprire il segreto delle due chiese gemelle, Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli (ve lo dico, il trucco sta nelle cupole, una ovale e una tonda!), dovrete assolutamente vedere la Chiesa simbolo della piazza, ovvero Santa Maria del Popolo.

La gigantesca Piazza del Popolo con le Chiese quasi gemelle
È qui, infatti, che avrete l'onore di ammirare i più bei dipinti di Michelangelo Merisi, noto Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo.
L'unico problema? Beh, l'illuminazione! Molla 1 euro se vuoi vedere bene le opere...per due minuti!
Tranquilli, risparmierò le lamentele in merito indirizzandovi, ancora una volta, al mio bellissimo post.
Come gita facoltativa, se avete muscoli sufficienti, potreste raggiungere il Pincio, colle di Roma dal quale vedere il panorama della piazza e della città.

Le 'res gestae' di Augusto. Nella vetrata è nascosta l'Ara Pacis
Prima di raggiungere Piazza di Spagna, mi piacerebbe tanto consigliarvi di vedere l'Ara Pacis di Augusto, una sorta di altare voluto dall'imperatore per celebrare il trionfo dato a Roma.
La cosa che proprio non va giù a me e alla maggior parte degli studiosi (e dei cittadini), è il fatto di dover spendere dai 6 euro in su per poter vedere un monumento tanto importante.
Insomma, solo per la fama dovrebbe essere gratuito!
Io mi sono limitata a vederlo dal fuori, attraverso una vetrata moderna e decisamente lontana dall'atmosfera augustiana. La cosa carina, rimasta fortunatamente visibile, è il lungo muro con incise le res gestae dell'imperatore più importante di Roma.

Piazza di Spagna, più bella (e piena) che mai!
Ma andiamo avanti, muoviamo i piedi e raggiungiamo finalmente Via dei Condotti, la lussuosissima via che vi porterà a...Piazza di Spagna!
Attenzione! La linea metropolitana A ferma a Piazza di Spagna, state solo attenti perché l'uscita non è diretta sulla piazza, occorre fare qualche giro prima di trovarla!
Qui troverete il mondo intero (io mi sono beccata pure una troupe cinematografica indiana!), ancora una volta vi esorto a stare attenti ai borsaioli o ai pazzi scalmanati.
Iniziate l'esplorazione facendo qualche foto alla Barcaccia, la fontana che di fatto vedrete prima di salire i gradini. È famosa per la sua bassa pressione, che non le permette di fare spruzzi alti come tutte le fontane ma piccoli getti dai lati. Tenera lei!

Panorama dall'alto della Trinità dei Monti
Dopo aver visto la Fontana...beh, via!
Iniziate a salire quelle scale favolose, gente permettendo! I 138 scalini di Piazza di Spagna (addobbati con coloratissimi fiori in Primavera) vi porteranno alla Trinità dei Monti, una Chiesa francese piccola e molto sobria dalla quale potrete vedere il panorama della piazza.
Una volta scesi, invece, date un'occhiata alla casa gialla a destra della Piazza: è la dimora del grande poeta inglese John Keats, morto per malattia all'età di 24 anni.
Amava l'Italia, salutiamolo come si deve!
Un salto occorre farlo pure al Caffè del Corso, in via dei Condotti, dove un tempo si riunivano tutti i grandi intellettuali!

Parte dei bellissimi Fori Traianei
Il resto del pomeriggio dedicatelo a cosa più preferite.
Io e i miei amici l'abbiamo passato nella zona tra Piazza Venezia e Via dei Fori Imperiali, dove potrete vedere le varie statue degli imperatori, la Colonna Traiana e i Fori Traianei, antichissimi e spettacolari!
La lunga via dei Fori vi porterà fino al Colosseo, dove ci sarà la metro ad attendervi.

Giorno VII: momento relax


E finalmente eccolo, il giorno libero! Cara G, sei troppo clemente!
Se non avete il volo, il treno o il bus a orari improponibili, potete usare questa giornata come momento relax, magari facendo le vasche di shopping tra le vie di Roma o visitando i monumenti mancanti che avreste voluto vedere.
Ce ne sono davvero molti, fidatevi.
Il mio tour no-sost vi farà scoprire un buon 80% di Roma, molte altre cose non le ho citate per mancanza di tempo e...spazio! Non oso pensare alla lunghezza di questo povero post, chiedo venia a tutti!

Ostia beach...oh, yeah!
Volete sapere come ho trascorso questa mia settima giornata?
Beh, vittima della mia stessa follia, ho avuto la grande idea di andare oltre Roma, a Ostia.
La città è raggiungibile con la metropolitana B, fermata Piramide. Da qui dovrete prendere il treno senza pagare nessun biglietto aggiuntivo, basta quello del bus! Grazie Romani!
Ostia è divisa in due parti: la città antica, visitabile, e quella moderna, dedicata al turismo balneare.
Indovinate quale ho scelto?
Stabilita l'afa estiva e il faticoso tour di sei giorni, ho mandato tutto all'aria e...via con i tuffi!
Le fermate balneari di Ostia sono diverse, potrete scegliere quella che più vi aggrada dalla legenda del treno. Chiedete ai giovani Romani in costume quale sia la migliore!
E fatevelo un bel bagno, ve lo meritate!

Io e l'ammmore della mia vita: il Laocoonte (Musei Vaticani)
Ore 22.21 del 9 settembre.
Dopo ben sei giorni, G. finisce finalmente la guida su Roma, passo.
Le dita sono insensibili, la folla in delirio, l'autrice...beh, soddisfatta.
Spero davvero di essere stata utile anche stavolta, di avervi guidato con attenzione nei meandri di Roma, una città meravigliosa e che non smette davvero mai di sorprendermi.
Come sempre, vi esorto a chiedermi qualsiasi cosa, a consigliarmi dritte o semplicemente a lasciarmi un saluto.
Siete sempre accettati, ricordate che siete voi il motore di questo piccolo blog scapestrato!

Un abbraccione centurione!

Vostra

G.


Dedico questa guida ai miei cari amici, Marco e Daniela, protagonisti di questi avventurosi 7 giorni a Roma. Grazie per avermi sopportato e portato ovunque, avete creato una storica felice! Alla prossima!

Siamo così famosi da essere fotografati sui gradini di Piazza di Spagna!
Marco, Daniela, Giulia